venerdì 20 gennaio 2012

Babà al rum


A torto ritenevo il babà un dolce di origine partenopea...anche voi? Bhè non è così.
Questo piccolo dolce vanta nobili origini: se ne attribuisce l'invenzione al re di Polonia Stanislao Leszczynsky, suocero di Luigi XV di Francia, esiliato in Lorena nel 1738, dopo la sconfitta nella guerra di successione polacca.
La leggenda narra che il re esule sentisse il bisogno di qualche piccola gratificazione per vincere la nostalgia della patria, insoddisfatto del locale kugelhupf, troppo asciutto per la sua esigente gola, provò a tuffarlo nel rum e ne rimase entusiasta, così dopo qualche ritocco del cuoco di corte ecco nascere un dolce nuovo, di piccolo formato imbevuto in un succulento sciroppo. 
Una delizia da mille e una notte, non a caso venne battezzata dallo stesso re "alì babà", sintetizzata in seguito in "babà". Il successo fu grande e presto il dolce entrò a pieno nella pasticceria francese per poi emigrare, a seguito di qualche pasticcere prestigioso, nel Regno di Napoli. Dove viene subito adottato perché in perfetta sintonia con il gusto partenopeo.


E dopo le origini veniamo alla ricetta un pò laboriosa, ma sicuramente appagante.


Ingredienti x l'impasto:
230 gr. farina manitoba
100 gr di burro 
2 grosse uova o 3 piccole
10 gr di lievito di birra
25 gr di zucchero
un pizzico di di sale

Per lo sciroppo: 250 gr di zucchero, 1/2 litro di acqua, 6 cucchiai di rum, confettura di albicocche ( facoltativa).

IMPORTANTE: per una perfetta riuscita, è necessario che la cucina sia ben riscaldata, gli ingredienti non devono essere freddi, compresa la farina, che basterà metterla in una ciotola asciutta lavata precedentemente con acqua bollente.

Fondamentale la lievitazione perfetta, per evitare che a fine cottura rimanga un fastidioso retrogusto di lievito, per verificare se la lievitazione è giusta premete la pasta con dito : se l'impronta rimane in evidenza per un pò, la lievitazione è completa e potete procedere senza timori, altrimenti fate lievitare ancora.

La tradizione vuole che nella versione originale ci sia l'uvetta, a me come sapete non piace, cmq in caso basterà aggiungere 100 gr di uva sultanina all'impasto, previo ammollo nel rum fino a quando sarà gonfia.

Procedimento:
a parte stemperate il lievito in poco latte tiepido, poi aggiungervi le uova e sbatterle leggermente con una forchetta, a questo punto nella planetaria con il gancio impastatore mettere la farina, mescolatela con lo zucchero e la presa di sale poi versarvi il composto di uova e lievito e fare andare per circa 10 minuti, a questo punto mettervi il burro fuso, ma non caldo e fare incordare l'impasto, cioè dovrete ottenere una pasta liscia e molto elastica che non si attacchi più al gancio o alle mani.


A questo punto formate una palla e fatela lievitare fino al raddoppio coperta da un telo umido (onde eviatere che si formi una crosticina in superficie). Riprendete l'impasto, schiacciatelo con il palmo delle mani sulla spianatoia infarinata in modo da fargli perdere un pò di elasticità e l'eventuale residuo di anidride carbonica.


Imburrate ed infarinate 12 stampini da babà ( alti circa 8 cm), con le mani imburrate, staccate delle palline di pasta e andate a riempire gli stampini per metà, avendo cura di mettere la parte liscia della pallina rivolta verso l'esterno dello stampino.
A questo punto trasferite gli stampini sulla placca da forno, copriteli con il telo umido e fate lievitare una seconda volta fino a quando la pasta avrà raggiunto i bordi. Accendete il forno a 200°. Introducete a metà altezza la placca e cuocete per 15-20 minuti senza mai aprire lo sportello. La pasta cuocendo supererà i bordi e acquisterà la classica forma a fungo. Sfornateli, lasciateli riposare qualche minuto e poi appogiateli, coricati su una gratella da pasticcere sotto cui avrete appoggiato una teglia.


Preparate lo sciroppo facendo bollire per qualche minuto lo zucchero nell'acqua, alla fine aggiungete 5-6 cucchiai di rum o più se lo preferite maggiormente alcolico.
Prendete con una pinza i babà ed immergeteli nello sciroppo fino a quando saranno ben intrisi, in alternativa potete colare a filo lo sciroppo sul babà rigirandoli su tutti i lati.


Infine, se vi piacciono dolcissimi e lucidi scaldate qualche cucchiao di marmellata di albicocche con un cucchiaio di rum e spennellatevi i babà in questo modo saranno brillantissimi! fateli riposare a testa in giù per qualche ora prima di assaporarli.


Per me sono ottimi così, ma potete anche farcirli con panna o crema al limoncello.

In alternativa con lo stesso impasto  ( ma senza uvetta)   potete preparare un dolce unico, il Savarin, cuocendolo in uno stampo alto con il buco centrale, una volta cotto, potrà essere inzuppato di sciroppo e servito con panna e macedonia di frutta o crema e mandorle o crema al limoncello.


16 commenti:

  1. sono perfetti...davvero complimenti...

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  2. bentornata, io sono più da savarin ma il babà e il babà :-)

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  3. In effetti anche io pensavo fosse un dolce napoletano. Ti sono venuti veramente perfetti!

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  4. ma che bello rileggerti Milla! Come stai?
    Torni alla grande con un dolce superbo!
    Un abbraccio

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  5. adoro i baba' che dire fantastici...complimenti provero' la tua ricetta ciaooo da oggi ti seguo...

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  6. Deliziosissimi i mini babà!!! Mi piacciono molto...anche con panna!
    Abbracci

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  7. Ecco....io qui ci sguazzerei tutta la sera ed anche oltre!
    Se c'è un dolce che mi fa letteralmente capottare è proprio il babà, forse perchè non appartiene alla tradizione culinaria della mia regione, forse perchè poche sono le occasioni di gustarne uno come si deve, ma cavoli.....non ci rinuncerei mai, farei della strada pur di addentarne uno...troppo, troppo buoni !!!
    Poesia...adesso me li sognerò..sono sicura!

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  8. brava, scopro oggi il tuo bel blog.
    Ti seguo!
    Se ti va passa a trovarmi ;o)

    PS Il babà è fantastico, slurp!

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  9. Interessante, anche io credevo avesse origini partenopee! :-) ACcipicchia quanto ti è venuto bene! E' veramente perfetto...e poi è golosisismo!!!!

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  10. Ciao cara! Che bello ritrovarti dopo tanto tempo, anche se vedo che anche tu hai trascurato a lungo il blog. Io sono a caccia di ispirazione, vorrei rimettermi ai fornelli approfittando del fatto che adesso non lavoro. E questi babà rappresentano davvero una sfida interessante! Sempre bravissima.
    A presto (spero)

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  11. eccoci di nuovo! un lavorone fare i babà, sei stata bravissima!!!!! un abbraccio
    ciao Reby

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  12. Da molto che cercavo la ricetta del babà e adesso sono riuscita grazie a questo bel post,grazie anche per avere raccontato le origine di questo meraviglioso dolce.Complementi per questo ottimo post.Daniela

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  13. Ciao! Complimenti per il tuo blog che seguo oramai da diverso tempo. Se vuoi, ho un premio per te...passa dal mio blog a ritirarlo ^_^ Un abbraccio!

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  14. dai, non sapevo dell'origine polacca! Vedi?! Curiosare sui diari in rete è sempre utile, si imparano tante cose nuove. Alé

    A.

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  15. Grazie a tutti, e grazie per i premi anche se poi, non avendo tempo non riesco mai a rigirarli!!

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