A torto ritenevo il babà un dolce di origine partenopea...anche voi? Bhè non è così.
Questo piccolo dolce vanta nobili origini: se ne attribuisce l'invenzione al re di Polonia Stanislao Leszczynsky, suocero di Luigi XV di Francia, esiliato in Lorena nel 1738, dopo la sconfitta nella guerra di successione polacca.
La leggenda narra che il re esule sentisse il bisogno di qualche piccola gratificazione per vincere la nostalgia della patria, insoddisfatto del locale kugelhupf, troppo asciutto per la sua esigente gola, provò a tuffarlo nel rum e ne rimase entusiasta, così dopo qualche ritocco del cuoco di corte ecco nascere un dolce nuovo, di piccolo formato imbevuto in un succulento sciroppo.
La leggenda narra che il re esule sentisse il bisogno di qualche piccola gratificazione per vincere la nostalgia della patria, insoddisfatto del locale kugelhupf, troppo asciutto per la sua esigente gola, provò a tuffarlo nel rum e ne rimase entusiasta, così dopo qualche ritocco del cuoco di corte ecco nascere un dolce nuovo, di piccolo formato imbevuto in un succulento sciroppo.
Una delizia da mille e una notte, non a caso venne battezzata dallo stesso re "alì babà", sintetizzata in seguito in "babà". Il successo fu grande e presto il dolce entrò a pieno nella pasticceria francese per poi emigrare, a seguito di qualche pasticcere prestigioso, nel Regno di Napoli. Dove viene subito adottato perché in perfetta sintonia con il gusto partenopeo.
E dopo le origini veniamo alla ricetta un pò laboriosa, ma sicuramente appagante.